Miscellanea Musicologica (MM)

Atti di convegni

Giuseppe Donato (a cura di)

Polifonisti calabresi dei secoli XVI e XVII

MM, 1

ISBN 88-85147-11-9

pp. 168 

Roma, 1985

€ 10,00


Domenico A. D'Alessandro e Agostino Ziino (a cura di)

La musica a Napoli durante il Seicento

a cura di Domenico A. D’Alessandro e Agostino Ziino

MM, 2

ISBN 88-85147-12-7
pp. 744

Roma, 1987

€ 38,00 ESAURITO


Giuseppe Donato (a cura di)

La policoralità in Italia nei secoli XVI e XVII

MM, 3

ISBN 88-85147-13-5

pp. 196
Roma, 1987

 € 11,00


Cesare Corsi e Pierluigi Petrobelli (a cura di)

Le polifonie primitive in Friuli e in Europa

MM, 4

ISBN 88-85147-20-8

pp. XVI + 448 
Roma, 1989

€ 26,00


Detty Bozzi e Luisa Cosi (a cura di)

Musicisti nati in Puglia ed emigrazione musicale fra Seicento e Settecento

MM, 5

ISBN 88-85147-16-X

pp. 456
Roma, 1988

€ 24,00


Marco Gozzi (a cura di)

Struttura e retorica nella musica profana del Cinquecento

MM, 6

ISBN 88-85147-26-7

pp. 198

Roma, 1990

€ 13,00


Marco Gozzi e Francesco Luisi (a cura di)

Il canto fratto. L’altro gregoriano

MM, 7

ISBN 88-85147-64-X 

pp. 598

Roma, 2006  

€ 35,00


Francesco Luisi (a cura di)

Francesco Buti tra Roma e Parigi: diplomazia, poesia, teatro

MM, 8

2 voll. + Indice, in cofanetto

ISBN, 978-88-85147-67-6

pp. 12 nn., 1-444 (vol. I), 445-860 (vol. II) e 96 (indice)
Roma, 2009

€ 95,00


Lorenzo Bianconi e altri (a cura di)

Francesco Buti. Poesia e Drammaturgia

MM, 9
Università di Parma in collaborazione con le Università di L'Aquila, Lumsa-Roma, Palermo e Pavia

PRIN 2005: Francesco Buti. Drammaturgia musicale e politica culturale. Responsabili delle unità locali: F. Luisi, A. Morelli, R.Caira Lumetti, I. Cavallini, R. Tibaldi. Coordinatore Nazionale: F. Luisi

Edizione integrale delle opere di Francesco Buti  

ISBN 978-88-85147-89-8

Un volume in brossura di pp. XVIII + 474

Roma 2015
€ 50,00

Contributi di:

Francesco Luisi, Presentazione

Lorenzo Bianconi, Prefazione

Ivano Cavallini, Li Fiori

Rodobaldo Tibaldi, L’Orfeo

Paolo Russo, Le nozze di Peleo e di Teti

Nicola Badolato, Ercole Amante

Maria Luisi, Il giudizio della Ragione tra la Beltà e l’Affetto

Maria Luisi, Il giudizio della Ragione tra la Beltà e l’Affetto (Scenario 1643)

Maria Luisi, Il giusto Inganno

Maria Luisi, Gli Oratorii: Giuseppe; Oratorio per la Purificazione della Beatissima Vergine Maria; Gioseppe venduto

Maria Luisi, Poesie per musica

Maria Luisi, Poesie encomiastiche e d’occasione

Maria Luisi, Appendice. Versi in onore di Francesco Buti e delle sue opere.

Dalla Prefazione:

Questo volume offre alla lettura distesa degli appassionati e degli studiosi del Seicento l’intera produzione di poesia per musica d’un letterato italiano, Francesco Buti, che, se non fu dei più illustri del secolo, mantiene nondimeno un posto di rilievo nella storia della musica. […] Per la corte francese Buti produsse, su iniziativa e sprone di Giulio Mazzarino, tre memorabili drammi musicali di soggetto mitologico – L’Orfeo (1647), Le nozze di Peleo e di Teti (1654), Ercole amante (1662) – che, dopo La finta pazza di Giulio Strozzi (1645), segnarono tre tappe decisive nella storia della contrastata acclimatazione dell’opera in musica dall’Italia in Francia. […] L’idea di dedicare a un poeta teatrale per musica un’edizione letteraria, di raccogliere cioè in un libro da capezzale o da bisaccia testi destinati in primis alla recitazione canora e allo spettacolo, compare sporadicamente già nel Seicento […] Ma l’uso di tali raccolte letterarie non si stabilizzò mai del tutto. I drammi per musica, i ‘libretti’ – la denominazione corrente è metonimica, designa il contenuto nominando il contenitore – erano prodotti letterari considerati intrinsecamente effimeri. […] Lo storico dell’opera, come lo storico del teatro e delle lettere, ha bisogno di ripartire da lì, deve leggere tanti ‘libretti’, e deve poterli leggere e rileggere a bell’agio, in edizioni filologicamente accertate. […] L’edizione di drammi per musica è un’operazione necessaria per poter esaminare e comparare e comprendere la drammaturgia dell’opera barocca secondo la sua ratio originaria: solo su tale base potremo analizzare partitamente l’elaborazione della materia narrativa, il metabolismo delle fonti vuoi classiche vuoi moderne, l’assorbimento di modelli drammatici alieni (la commedia spagnola, la tragédie francese), l’intelaiatura degli intrecci, le stravaganze e bizzarrie nelle forme metriche (esuberanti prima della codificazione metastasiana), il riflesso infine che tutti questi fattori ebbero sulle partiture musicali e sulle dinamiche sceniche. Lo studio di un’opera in musica, di qualsiasi epoca, esige che vi accudiscano di concerto il musicologo, il teatrologo e il filologo; e in molti casi occorre che il musicologo si faccia un tantino filologo letterario egli stesso, per il proprio utile e anche, di rimbalzo, per il beneficio degli storici del teatro e della poesia.


Francesco Cantone (a cura di)

La lauda dell'oratorio. Aspetti e funzioni

MM, 10
Congregazione dell'Oratorio-Roma e Pontificio Istituto di Musica Sacra-Roma
Atti del Convegno di studi per il quinto centenario della nascita di S. Filippo Neri (Roma, 10 giugno 2016)

ISBN 978-88-942306-3-5
Un volume in brossura di pp. XVIII + 178, con illustrazioni in b. e n. e numerosi esempi musicali. Bibliografia e Indice dei nomi.
Roma 2018
€ 23,00

Contributi di:

Mons. Vincenzo De Gregorio, Introduzione

P. Rocco Camillò, Introduzione

Francesco Luisi, Prefazione

Francesco Luisi, Lauda fiorentina e lauda filippina: dalla damnatio memoriae alla scelta del “modo proprio”

Arnaldo Morelli, «Per satisfar gl’animi acuti… e per pascolo della moltitudine». I libri di laudi oratoriane a stampa e i loro lettori

Stefano Lorenzetti, “Lo esteriore è ordinato all’interiore”: sugli usi della musica dal Convento di san Marco all’Oratorio di san Filippo

Maria Luisi, La canzonetta strofica e innodica nei libri di laudi dell’Oratorio

Marco Gozzi, Ritmo e metro nella lauda filippina. Considerazioni sul primo libro delle laude spirituali a tre voci (Roma, 1583)

Gabriele Giacomelli, Note in margine alle canzonette di Adimari-Casini per i giovani dell’ Oratorio

Mauro Casadei Turroni Monti, I piccoli di san Filippo Neri tra musica e ricreazione, una precoce scuola attiva

Daniele V. Filippi, Per meditar cantando: Agostino Manni, la Rappresentatione di anima et di corpo e la spiritualità oratoria

Dinko Fabris, L’oratorio di s. Filippo Neri a 5 voci con ‘stromenti’ di Francesco de Rossi.

Dalla Prefazione:

La lauda ha sviluppato nel tempo una funzione fondamentale di custodia poetico-musicale a cui possiamo collegare il principio di continuità della produzione musicale italiana che dal Trecento attraversa l’Umanesimo del secolo successivo e quindi approda nel Rinascimento per porre le basi dello sviluppo della lirica e della drammaturgia musicale italiana. […] Filippo Neri, non immune da reminiscenze che lo legavano alle tradizioni della natia Firenze, appoggiò lo sviluppo della lauda come mezzo di preghiera e di elevazione devozionale e morale, guardando a un orizzonte educativo da compiersi all’interno di un organismo semplice e autogestito che si affiancava alla nascente organizzazione che andava ad informare le scuole della Dottrina Cristiana. […] Il presupposto educativo e formativo allarga tuttavia l’orizzonte della lauda e contribuisce a collocarla in una categoria escatologica che merita una indagine supplementare. Questo volume, frutto di un convegno nazionale da noi organizzato col fine di onorare il quinto centenario della nascita di san Filippo Neri, affronta tale linea di approfondimento apportando contributi significativi che aprono alla conoscenza dell’ampio fenomeno che indusse i padri dell’Oratorio ad avviare una vera e propria impresa editoriale. Essa risulta equivalente a una azione propagandistica mirata, alla quale resero vario contributo musicisti d’ambiente che conoscevano la materia e avevano chiara idea degli effetti del prodotto diffuso a mezzo stampa. I saggi contenuti nelle pagine che seguono evidenziano i lineamenti spirituali e il portato persuasivo di un repertorio che si sublima nella semplicità e si innalza a preghiera attraverso il canto.